La differenza tra capitolato e computo metrico? Il capitolato descrive materiali e lavorazioni, il computo specifica quantità e costi.

pubblicato: mercoledì, 9 febbraio, 2022

La differenza tra capitolato e computo metrico? Il capitolato descrive materiali e lavorazioni, il computo specifica quantità e costi.

Se ti occupi di lavori nell’ambito edilizio, sicuramente ti troverai ad avere a che fare con la redazione di un capitolato e di un computo metrico, due documenti finalizzati a regolare la corretta esecuzione dei lavori. Talvolta, il capitolato e il computo metrico vengono spesso considerati lo stesso documento, ma in realtà sono due elaborati ben distinti aventi funzioni diverse.

In questo articolo ti spiego qual è la differenza tra capitolato e computo metrico e come redigerli velocemente.

Differenza tra capitolato d’appalto e computo metrico

Il capitolato e il computo metrico sono due documenti che vengono allegati al contratto d’appalto. Entrambi gli elaborati hanno grande rilevanza nell’ambito della realizzazione di qualsiasi opera edilizia, pertanto è molto importante che ogni tecnico che lavora nell’ambito della progettazione ne conosca la differenza.

La differenza tra capitolato e computo metrico riguarda il fatto che, mentre il capitolato è un documento che serve per descrivere materiali e lavorazioni definendo anche le condizioni contrattuali, il computo metrico è un documento che serve per quantificare le opere (ed eseguire successivamente i preventivi).

La redazione del capitolato e del computo metrico è obbligatoria quando le opere sono di interesse pubblico e il committente è la pubblica amministrazione.

Entrambi i documenti risultano comunque utili anche quando il committente è una figura privata. Rappresentano, infatti, uno strumento di tutela tanto per il committente quanto per l’impresa:

  • il committente si mette al riparo da un aumento ingiustificato dei costi;
  • l’impresa si mette al riparo da eventuali reclami (oppure da richieste di risarcimento).

Cos’è il capitolato d’appalto?

E’ possibile individuare due tipologie di capitolato:

  • capitolato d’appalto generale: (definito dal m.19 aprile 2000, n.145) regola i rapporti tra impresa e PA e fa riferimento alle norme obbligatorie per l’esecuzione dei lavori. E’ una sorta di “capitolato dei capitolati” in quanto imposta gli standard con cui vanno redatti gli altri capitolati;
  • capitolato d’appalto speciale: definisce i requisiti e la qualità delle opere che devono essere realizzate con particolare attenzione verso i materiali usati e le modalità di esecuzione dei lavori.

Il capitolato d’appalto speciale è un documento di carattere tecnico-amministrativo che viene allegato al contratto d’appalto, ovvero al contratto che regola il rapporto tra un committente e una impresa edile e descrive nel modo più preciso possibile i bisogni a cui l’appaltatore deve rispondere.

Il capitolato d’appalto speciale deve contenere l’elenco minuzioso di tutte le opere che si intendono costruire o ristrutturare e per ognuna di esse è necessario indicare quali materiali e quali tecniche utilizzare, i tempi di esecuzione e la durata dei lavori, quali elementi si intendono realizzare; generalmente comprende anche un riferimento economico per ciascuna delle voci riportate nel documento.

Redigere il capitolato speciale d’appalto è un compito piuttosto complicato poiché per ciascuna lavorazione ci sono diverse prescrizioni e riferimenti normativi da tenere sempre aggiornati e le relative norme tecniche da applicare.

Cos’è il computo metrico?

Il computo metrico è un documento obbligatorio del progetto definitivo ed esecutivo; viene utilizzato per quantificare gli interventi necessari a realizzare un’opera e identificare i costi dei materiali. Rappresenta uno strumento fondamentale per avere un’idea molto precisa dei lavori di un qualsiasi progetto e consente di confrontare tra loro i preventivi di varie imprese edili.

Il computo, quindi, individua e misura “quello che c’è da fare”, e nel computo metrico estimativo quantifica anche i costi.

E’ bene distinguere il computo in:

  • computo metrico in cui si effettua una stima della quantità delle lavorazioni necessarie per il completamento dell’opera;
  • computo metrico estimativo in cui viene aggiunta la stima dei prezzi di tutte le lavorazioni e la stima del costo totale dell’opera;
  • computo consuntivo che viene redatto solo quando l’opera è conclusa (quindi a fine lavori); lo scopo di questo documento è quello di confrontare i costi stimati ad inizio lavori (attraverso il computo metrico estimativo) con quelli effettivamente sostenuti.

Il computo metrico e il computo metrico estimativo sono tra di loro strettamente collegati, infatti non si può redigere un computo metrico estimativo senza aver prima fatto il computo metrico, in quanto il secondo è un’integrazione del primo, ottenuto associando alla quantità di ciascuna lavorazione un prezzo unitario.

Gli elementi distintivi di un computo sono:

  • la descrizione delle singole lavorazioni (designazione dei lavori);
  • le misurazioni delle lavorazioni (dimensioni – lunghezza, larghezza e altezza);
  • il prezzo unitario delle lavorazioni;
  • l’importo delle singole lavorazioni (ottenuto dal prodotto delle quantità per il prezzo unitario);
  • l’importo complessivo (totale).

E’ fondamentale che il computo metrico sia redatto in maniera estremamente precisa in modo da azzerare la possibilità di incorrere in costi extra non previsti in precedenza e/o in contenziosi.

Fonte https://biblus.acca.it/differenza-tra-capitolato-e-computo-metrico/?utm_source=16190geo&utm_medium=NEWS_differenza-tra-capitolato-e-computo-metrico&utm_campaign=mail-biblus-net

GECOSEI di Giuseppina Napolitano

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